Di Sergio Succu
Comete. Messaggeri di mondi lontani, sfiorano la Terra, raccolgono le nostre emozioni e continuano il loro viaggio verso l’ignoto. Si dice che provengano da dove è nato l’Universo e che all’interno del loro nucleo ghiacciato portino vita extraterrestre fino a quando non colpiscono un pianeta. In questo stesso modo è forse nata la vita sul nostro pianeta?
La ricordiamo come la protagonista dell’evento più famoso della cristianità, la Natività, ma in realtà la sua apparizione è sempre stata accompagnata da urla e pianti di terrore. Cometa, un evento silenzioso che ha sempre provocato grande rumore.
Gaio Plinio ne La Storia Naturale le descrive come “astri seminatori di terrore”, stelle impazzite e senza controllo hanno sempre presagito eventi funesti al punto che l’imperatore Tifone ne avrebbe esorcizzata una dandole il proprio nome. E non era certo un nome tranquillo, è infatti ricordata come “Tifone, la tremenda cometa sperimentata dai popoli d’Etiopia e d’Egitto, aveva un aspetto infuocato ed era ritorta a forma di spirale, truce già a vedersi, più un nodo di fiamme, per così dire, che una stella.” Aristotele le definiva meteore che si incendiavano nel cielo e Cartesio messaggeri di mondi lontani. Comete, bolidi, meteore, impossibile non rimanerne affascinati, nel bene e nel male. Studi ufficiali vennero avviati con la Cometografia, una raccolta di testimonianze, prove e documenti. La prima fu stampata nel 1548 a Zurigo, ma nel 1667 venne redatta la Theatrum Cometicum di Lubienietz, una dettagliata catalogazione che partiva dal presunto periodo del diluvio universale